Correva l’8 gennaio 1921 quando a Racalmuto, un piccolo paesino in provincia di Agrigento, nasce Leonardo Sciascia. Scrittore, giornalista, saggista, drammaturgo, deputato ed eurodeputato, Sciascia ha raccontato e vissuto pagine importanti della storia del nostro Paese. Figlio di un impiegato e di una casalinga, le prime opere vengono pubblicate nel 1950. Fin da subito la sua prosa viene notata e recensita positivamente da personaggi del calibro di Pasolini e Calvino.
La svolta arriva negli anni ’60 con la pubblicazione de “Il giorno della civetta”. Da quel momento Sciascia sale alla ribalta nazionale inaugurando una nuova stagione del giallo italiano. Oggi, a 100 anni dalla nascita di Sciascia, festeggiamo questo importante anniversario consigliandovi le sue opere più celebri ma anche prodotti per conoscere meglio la sua Sicilia. Buon viaggio e buona lettura!
Il più grande capolavoro firmato da Sciascia, bellissimo e di terrificante attualità
Tra tutte le opere di Sciascia, il romanzo più iconico dello scrittore siciliano è senza dubbio “Il giorno della civetta”. Uscito nel 1961, questo libro è un vero e proprio capolavoro dalla grande misura e dal ritmo incalzante. Molto attuale e impegnativo, leggendolo si finisce immersi nel clima della Sicilia anni ’50-’60 del secolo scorso. “Il giorno della civetta” è il primo e il più grande fra i romanzi che raccontano la mafia. Un’opera che ci obbliga a riflettere e a pensare a un fenomeno che ancora oggi colpisce il nostro Paese. Uno spaccato di società e di vita in una regione difficile, un racconto che non può mancare nella vostra libreria.
Semplice ma intenso, un racconto delizioso, ben costruito ed estremamente scorrevole
Continuando la rassegna dei libri di Sciascia non si può non parlare di “Una storia semplice“: un giallo siciliano, con sfondo di mafia e droga. Eppure mai l’autore si trova costretto a nominare sia l’una sia l’altra parola. Tutto comincia con una telefonata alla polizia, con un messaggio troncato, con un apparente suicidio. Fin da subito, la trama si espande, si dilata e si aggroviglia, senza lasciarci l’opportunità di riflettere. Davanti alla proliferazione dei fatti, l’unico personaggio che nel romanzo ricerca la verità, un brigadiere, è chiamato a effettuare scelte decisive in una frazione di secondo. Un libro che colpisce per l’intensità della scrittura e un finale davvero sorprendente.
“La scomparsa di Majorana”, un libro affascinante a metà tra un saggio e un giallo
In un viaggio per mare da Palermo a Napoli, il 26 marzo 1938, si perdono le tracce di Ettore Majorana. Suicidio, come gli inquirenti dell’epoca vogliono lasciar credere? O forse una fuga dai terribili sviluppi che una mente così acuta e geniale può aver letto nel futuro della scienza, prossima alla messa a punto della bomba atomica? Su questo interrogativo Sciascia costruisce “La Scomparsa di Majorana”, uno dei suoi romanzi più intensi per la finezza dell’analisi e dell’immedesimazione. Tra le pagine del libro si dipana una vicenda dai contorni inquietanti e per molti aspetti oscuri. Lo scrittore, ripercorrendo l’itinerario del fisico, tenta di individuare i possibili motivi della sparizione. Un grande classico da leggere tutto d’un fiato.
La Sicilia di Sciascia nei vostri piatti con questa confezione regalo ricca di prodotti tipici
Per passare una serata celebrando i 100 anni dalla nascita di Sciascia riscoprendo i sapori che hanno caratterizzato la sua vita, vi consigliamo questa bella confezione regalo con 6 prodotti tipici siciliani. Un vero e proprio viaggio tra i sapori di quest’isola meravigliosa per un menù completo dall’antipasto al dolce. Tutto dominato dal gusto inconfondibile del pistacchio verde di Bronte, eccellenza gastronomica internazionale. Si comincia dai patè di carciofi e pistacchio e di pomodori e pistacchio, perfetti per condire i crostini. Per i primi piatti, assaggiate la pasta al pesto con pistacchio di Bronte. Dulcis in fundo, ecco per i più golosi la marmellata di arance e pistacchio e la crema al pistacchio.
Su Prime Video le avventure de “Il giovane Montalbano”, l’erede spirituale di Sciascia
«Tu in Leonardo, nei silenzi di un discorso di Leonardo, sentivi come uno dotato di raggi X. Vedevi gli ingranaggi del suo cervello in moto. Era un silenzio rumorosissimo quello di Leonardo Sciascia». Così Andrea Camilleri parlava in un’intervista del suo conterraneo Leonardo Sciascia. Una figura iconica, rimasta così impressa nella mente di Camilleri a tal punto che «dentro Montalbano c’è Leonardo Sciascia», come affermava Camilleri stesso. Su Prime Video potete rivivere le avventure del commissario di Vigata ne “Il giovane Montalbano”. Se non vi siete ancora iscritti alla piattaforma, ecco come fare per entrare nel mondo di Prime Video. In alternativa, qui trovate il box con i DVD con tutti gli episodi della serie.