Complici da un lato le ristrettezze dettate dal Covid e, dall’altro, la tornata elettorale in pieno svolgimento, questo 20 settembre passerà in tono minore rispetto alla valenza storica che riveste. Ricorre infatti oggi il 150° anniversario della breccia di Porta Pia.
Il 20 settembre di 150 anni fa, le truppe comandata dal generale Cadorna entravano nella futura capitale d’Italia dopo aver aperto una breccia nelle mura Aureliane. A seguito di un breve cannoneggiamento, i primi a vacare la famigerata breccia furono i bersaglieri.
Esattamente 10 anni prima, all’allora Parlamento del Regno di Sardegna si era rivolto Camillo Benso conte di Cavour con queste solenni parole: «La nostra stella, o Signori, ve lo dichiaro apertamente, è di fare che la città eterna, sulla quale 25 secoli hanno accumulato ogni genere di gloria, diventi la splendida capitale del Regno Italico». Così avverrà, l’anno successivo alla presa di Porta Pia, con il trasferimento della capitale d’Italia da Firenze a Roma.
Proprio la città eterna ricorderà l’anniversario illuminando il Mausoleo Ossario Garibaldino, reso accessibile al pubblico in apertura straordinaria dalle 10 alle 20 e con numerose altre iniziative. Noi invece ci dedichiamo a scoprire 5 testi che riguardano l’avvenimento storico della breccia di Porta Pia nel dettaglio e, più in generale, offrendo una panoramica sui libri che raccontano il Risorgimento italiano.
Rivivere la cronaca del tempo, a 150 anni dalla breccia di Porta Pia
Hubert Heyriès, La breccia di Porta Pia, ed. Il Mulino. Lo storico militare francese Hubert Heyriès ripercorre nel dettaglio la cronaca militare dell’evento. A 150 anni dalla breccia di Porta Pia è possibile rivivere passo dopo passo questa pagina che ha segnato la nostra storia nazionale. Come si arrivò al 20 settembre 1870? Tattiche e intrighi diplomatici da un lato. Passioni risorgimentali e congiunture favorevoli dall’altro. La fulminea campagna che portò alla conquista della futura capitale d’Italia e del Lazio, descritta da uno studioso di Garibaldi e del garibaldinismo.
Dall’assalto dei bersaglieri alle relazioni diplomatiche, fonti a confronto
Carlo Piola Caselli, L’assalto dei bersaglieri a Porta Pia per Roma Capitale d’Italia, ed. Independently published. Per approfondire ulteriormente gli avvenimenti intorno al 20 settembre 1870, il libro di Piola Caselli ricostruisce i fatti attraverso la consultazione di documenti dell’epoca. Le operazioni militari del Corpo d’Armata alla guida di Raffaele Cadorna e dei suoi generali di divisione. Le relazioni diplomatiche tra il Re Vittorio Emanuele II e Papa Pio IX. Il ruolo delle potenze europee del tempo, in particolare Francia e Prussia. A 150 anni dalla breccia di Porta Pia un valido resoconto dettagliato, disponibile anche su Kindle, abbonandosi al quale i primi 30 giorni sono gratuiti, con oltre 1 milioni di titoli.
La storia di una Contessa papalina e di un membro del governo del Regno
Maurizio Onnis e Luca Crippa, La contessa di Porta Pia, ed. San Paolo. A 150 anni dalla breccia di Porta Pia si rivive il clima del tempo attraverso le pagine di un romanzo. È questo lo sfondo dell’opera scritta a 4 mani da Onnis e Crippa. Da un lato il mondo papalino, incarnato dalla giovane contessa. Dall’alto quello italiano, impersonato da un rappresentante del governo. Due protagonisti le cui vicende si intrecciano in un affresco costellato di richiami storici. Lui, Egidio Ferrari, membro del Ministero dei Lavori Pubblici del Regno. Lei, donna Matilde Orsini, contessa romana. Un incontro-scontro ricco di passioni, virtù e difetti propri della nascente italianità.
Il Risorgimento italiano: pagine di storia patria da conoscere
Alberto Mario Banti, Il Risorgimento italiano, ed. Laterza. Inquadrare l’epopea risorgimentale a 150 anni dalla breccia di Porta Pia è fondamentale per capire al meglio i ruoli dei protagonisti del tempo. Inoltre, conoscere la storia del Risorgimento è utile anche per comprendere appieno molti aspetti della contemporaneità italiana. Banti, tra i più originali e autorevoli interpreti della storiografia risorgimentale, riesce a racchiudere in un libro le tante vicende di una delle fasi fondamentali della storia nazionale. A livello di genesi, la più importante in assoluto.
Manuale contro i falsi miti dei nostalgici borbonici
Tanio Romano, La grande bugia borbonica, ed. Independently published. Una dopo l’altra vengono smontate tutte le teorie intrise di nostalgia borbonica. L’autore ricorre a centinaia di fonti, alcune inedite, per contrastare vere e proprie fake news anti-nazionali. Lo storico Alessandro Barbero ha definito La grande bugia borbonica un “grosso e utile lavoro”. Tesi per cui industrie e banche del Sud furono fatte chiudere, fino al complottismo intorno alla figura di Garibaldi, tutte controbattute puntualmente. Senza dimenticare un’analisi del Regno delle Due Sicilie, che mette ancor più in luce storture divenute mezze verità a forza di essere ripetute. A 150 anni dalla breccia di Porta Pia, data simbolo nel percorso di unificazione nazionale, un modo interessante per confutare criticamente teorie prive di fondamento.
L’Italia è un Paese ancora giovane. Solamente 9 anni fa abbiamo festeggiato il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. A 150 anni dalla breccia di Porta Pia ricordiamo oggi un altro momento storico che ha determinato l’attuale assetto nazionale. Approfondire le pagine che ripercorrono quei momenti può essere un modo per tenere viva la memoria e scoprire vicende correlate delle quali magari ignoravamo la portata storica.