Scoccano oggi i 40 anni dalla morte di Eugenio Montale. Poeta fondamentale del Novecento, giornalista e critico, personaggio a tutto tondo della vita italiana. Tanto che fu senatore a vita e per lui furono organizzati funerali di Stato al Duomo di Milano. La sua opera principale, “Ossi di seppia”, è subito diventata un punto fermo della letteratura italiana. Il Nobel alla letteratura è stato il giusto riconoscimento alla sua attività.
Commemoriamo spesso la morte di uomini e donne fondamentali della storia mondiale. Abbiamo parlato di personaggi storici come Napoleone Bonaparte, oppure di cantanti come Enrico Caruso. E anche di icone della cultura popolare come Bud Spencer.
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Per i 40 anni dalla morte di Eugenio Montale, scegli la raccolta con tutte le opere in versi del poeta
«La mia poesia va letta insieme, come una poesia sola. Non voglio fare il paragone con la “Divina Commedia”, ma i miei tre libri li considero come tre cantiche, tre fasi di una vita umana»
Così definiva il grande poeta la sua opera. Allora, per celebrare i 40 anni dalla morte di Eugenio Montale, non possiamo che rispettare il suo volere. In questo volume si trovano tutte le sue poesie. Da “Ossi di Seppia”, la più famosa, alle ultime prima della morte. Un unico grande tomo, che raccoglie anche altri scritti come le sue traduzioni. Un libro che ogni appassionato di letteratura del ‘900 deve avere sul proprio scaffale.
”Montale” è una profonda analisi della meravigliosa produzione del poeta
Montale è stato indubbiamente uno dei poeti più importanti dell’Italia contemporanea. Secondo l’Accademia di Svezia, meritò il Nobel «per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni». Capire quindi la sua opera è di fondamentale.
In questo tomo si trova una accurata analisi della poetica di Montale. Dagli inizi nei primi anni del secolo agli ultimi versi di addio. Una delle straordinarie capacità del poeta fu quella di attraversare epoche molto diverse tra loro riuscendo a trasformare la sua scrittura, rimanendo sempre moderno anche nelle tematiche più tradizionali. Qui si spiega come, anche attraverso le opere che lo hanno influenzato.
Se vuoi conoscere l’uomo Montale, prima del poeta, questa raccolta di tutte le sue interviste farà al caso tuo
Ricordare i 40 anni dalla morte di Eugenio Montale non vuol dire solo gustare la sua poesia. Durante la sua lunga vita ha lavorato anche come giornalista, critico e traduttore. Inoltre l’impegno politico ne ha contraddistinto la vita, prima come antifascista e poi come senatore a vita. È comprensibile quindi che Montale abbia rilasciato molte interviste, contenute in questo grande volume. Un lavoro molto impegnativo, visto che la curatrice ha dovuto recuperare più di 260 articoli. Quello che ne traspare è il profilo di un uomo ironico e determinato. Un fine comunicatore, che ha “sfruttato” le parole altrui per raccontarsi al di fuori della poesia.
Esplorare Genova attraverso le lenti di uno dei suoi figli più importanti
Montale è stato uomo di mondo. Ha viaggiato molto, la sua residenza è cambiata varie volte durante la sua vita. Ma la sua città natale è Genova, terra di grandi cantori. E il poeta è sempre rimasto legato ai suoi caruggi, alla bellezza particolare del centro storico. Così questo volume permette di raccontare la città attraverso i luoghi di Montale. Dal porto, raggiunto attraverso stretti vicoli, alle alture di Castelletto. Senza dimenticare la stazione di Piazza Principe, dove partono i collegamenti per Monterosso, paese protagonista delle prime composizioni del poeta.
”L’analfabeta musicale”, il testo che racconta l’amore di Montale per la musica lirica
L’ultimo testo che ti consigliamo per i 40 anni dalla morte di Eugenio Montale non è legato alla poesia. Pochi sanno, infatti, che uno dei suoi primi amori è la musica. Montale aspirava a diventare un “basso lirico”, ma non si esibì mai sul palco. E tenne nascosti per anni i suoi studi di canto. Ma la musica è rimasta sempre un tema fondamentale dei suoi scritti. In “L’analfabeta musicale”, l’autrice ripercorre tutti gli scritti in cui Montale ha trasposto questa sua passione. Dai primi testi poetici alle recensioni degli spettacoli alla Scala. Il titolo del tomo, poi, è emblematico. Il poeta avrebbe voluto chiamare così la raccolta delle sue recensioni. Un riassunto perfetto di quello che Montale credeva di essere: un umile amante della musica con poche pretese specialistiche.