Il 12 maggio 2025 segna il 30° anniversario della scomparsa di Mia Martini, una delle voci più intense e amate della musica italiana.
In questa occasione speciale, vogliamo rendere omaggio al suo straordinario talento ripercorrendo i 10 migliori album di Mia Martini: opere che hanno segnato la storia della musica e lasciato un’impronta indelebile nel cuore di generazioni di ascoltatori.
Dall’esordio negli anni ’70 ai capolavori più maturi, il viaggio musicale di Mia Martini resta un patrimonio di emozioni, arte e verità che merita di essere riscoperto.
Ecco la nostra selezione imperdibile per celebrare l’intramontabile eredità di Mimì con gli album e le canzoni che puoi trovare anche su Amazon Music Unlimited.
Oltre la collina (1971)
Nel 1971 Mia Martini pubblica Oltre la collina, il suo primo album per RCA Italiana. Considerato uno dei migliori della discografia d’autore, segna l’inizio della grande carriera di Mia Martini. Il disco affronta temi forti come solitudine, fede e disperazione giovanile, proponendo anche cover e inediti di Claudio Baglioni. Brani come “Padre davvero” e “La vergine e il mare” subirono la censura, ma rafforzarono l’immagine innovativa di Mia Martini.
Nel mondo, una cosa (1972)
Nel 1972 Mia Martini pubblica Nel mondo, una cosa, il suo secondo album, confermando il grande successo della canzone “Piccolo uomo”, uscita nell’estate. In questo disco Mia Martini porta avanti importanti collaborazioni con autori come Bruno Lauzi, Luigi Albertelli e Dario Baldan Bembo. L’album contiene classici come “Donna sola”, “Amanti” e “Valsinha”, il brano preferito da Mia Martini stessa. Tra le cover spiccano “Mother” di John Lennon e “Border Song” di Elton John. Nel mondo, una cosa raggiunge il 5º posto in Hit Parade e viene premiato come Miglior album dell’anno.
Il giorno dopo (1973)
Con Il giorno dopo (1973), Mia Martini firma uno dei suoi album più emozionanti. Concept album dedicato all’amore vissuto tra gioia e sofferenza, vede la collaborazione di Franco Califano, Antonello Venditti e Dario Baldan Bembo. Il successo di Mia Martini esplode con “Minuetto”, che conquista il Festivalbar e la Hit Parade. Da ricordare anche “Il guerriero”, “Bolero” e “La malattia”, coraggiosa ballata sulla tossicodipendenza. Il giorno dopo conferma la profondità e la forza interpretativa di Mia Martini nella musica italiana.
Per amarti (1976)
Nel 1976, con Per amarti, Mia Martini inizia una fruttuosa collaborazione con Ivano Fossati, che scrive “Sentimento” e “Se finisse qui”. La title track, scritta da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio, rimane una delle sue interpretazioni più indimenticabili. La cantante si cimenta anche con una versione italiana di “Somebody to Love” dei Queen, intitolata “Un uomo per me”. “Da capo”, scritta da Riccardo Cocciante, e “Ritratto di donna”, con cui vince il Festival mondiale della canzone popolare di Tokyo, rendono questo album un’ulteriore conferma del suo talento e della sua versatilità artistica.
Danza (1978)
Nel 1978, Danza segna una tappa importante nella carriera di Mia Martini, con un album interamente firmato da Ivano Fossati. La copertina, con uno stivale giallo che calpesta una coppa di champagne, simboleggia il distacco dalla sua immagine di diva inaccessibile per un ritorno alla semplicità. Tra i brani più significativi spiccano “Vola”, “Canto alla luna”, “La costruzione di un amore”. L’album, che include anche “Buonanotte dolce notte” in duetto con Fossati, è considerato uno dei lavori più profondi della sua carriera.
Martini Mia… (1989)
Martini Mia… segna il ritorno di Mia Martini sulle scene dopo un silenzio artistico di sei anni (Ed ora dico sul serio l’ultimo album pubblicato nel 1983). Pubblicato nel 1989, l’album contiene la straordinaria “Almeno tu nell’universo”, che le valse il “Premio della Critica” al Festival di Sanremo, oltre a brani come “Donna”, scritta da Enzo Gragnaniello, e “Notturno”, che consolidano il successo del disco. Registrato in una sola settimana, l’album viene accolto con entusiasmo, tanto da guadagnare il Disco d’oro per le 100.000 copie vendute. Un disco che segna un punto di svolta nella carriera della cantante, celebrando il suo ritorno trionfale sulla scena musicale.
La mia razza (1990)
La mia razza, pubblicato nel 1990, è il quattordicesimo album di Mia Martini. Il disco include il celebre brano “La nevicata del ’56”, con cui la cantante vince per la terza e ultima volta il Premio della Critica al Festival di Sanremo. L’album evidenzia la poliedricità dell’artista, che spazia dai ritmi etnici di “Danza pagana” ai suoni latini di “Chica chica bum”, passando per i brani d’autore come “Domani più su” e “Stringi di più”. Con “La mia razza”, scritto da Giangilberto Monti e Mauro Pagani, Mia Martini conferma ancora una volta il suo talento unico e la capacità di reinventarsi. Il disco prosegue la sua carriera con successo, portando Mia Martini a nuove vette artistiche.
Lacrime (1992)
Lacrime, il sedicesimo album di Mia Martini, fu pubblicato nel 1992 ed ebbe un grande impatto, soprattutto grazie al successo del brano “Gli uomini non cambiano”, che raggiunse il secondo posto al Festival di Sanremo dello stesso anno. L’album include brani di autori prestigiosi come Biagio Antonacci e Mimmo Cavallo, oltre a “Scenne l’argiento” di Enzo Gragnaniello. Tra i brani più significativi c’è “Uomini farfalla”, scritto da Maurizio Piccoli, che tratta il tema dell’omosessualità. Lacrime ottenne un buon successo commerciale, entrando nella top ten dei dischi più venduti e rimanendo un punto fermo della carriera di Mia Martini.
Semplicemente Mimì (1998)
Semplicemente Mimì è un album pubblicato nel 1998 dalla Sony Music, a tre anni dalla morte di Mia Martini. Raccoglie alcuni brani registrati durante un concerto sull’Isola di Procida. Tra le tracce, spicca “La donna cannone” di Francesco De Gregori, che, contrariamente a quanto talvolta scritto, non fu composta appositamente per la cantante. L’album include anche l’inedito “E la vita racconta”, registrato su provino nel 1994 e successivamente riarrangiato dal maestro Renato Serio con il supporto dell’Orchestra Aurora, che arricchisce il disco con una nuova sfumatura musicale.
Canzoni segrete (2003)
Canzoni segrete è la prima raccolta di Mia Martini, pubblicata nel 2003 dalla Bmg Ricordi, che raccoglie brani inediti registrati tra il 1971 e il 1977. Tra i pezzi più interessanti troviamo versioni adattate per il mercato tedesco e francese, come “Piccolo uomo” e “Libera”, oltre a inediti assoluti come “Dire no” e “Aiutami”, mai inclusi in album precedenti. Tra le curiosità, la versione live di “Almeno tu nell’universo” e “Cosa c’è di strano”, registrata nel 1971 in vista di una partecipazione a Canzonissima, ma mai andata in onda.
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