Il 2 agosto ricorre il 75° anniversario della scomparsa di Pietro Mascagni. Le opere dell’artista, nato a Livorno nel 1863, hanno segnato il periodo a cavallo tra XIX e XX secolo. Un genio della musica, in parte dimenticato. Anche se Cavalleria rusticana è in realtà divenuta celebre in tutto il mondo.
Ma le opere di Pietro Mascagni vanno ben oltre Cavalleria rusticana. Sono 15, in totale. E ad esse si aggiungono operette, musiche sacre – come la celebre Messa di Gloria – e numerose altre composizioni. Scopriamone insieme alcune, a 75 anni esatti dalla morte di questo grande artista italiano che, proprio in questi giorni, sarà celebrato con un ricco cartellone di eventi nella sua città natale, Livorno.
Le opere di Pietro Mascagni: in principio fu la Cavalleria rusticana
Cavalleria rusticana, tra le opere di Pietro Mascagni, è senz’altro la più nota al grande pubblico. Opera in un unico atto, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, venne tratta dall’omonima novella di Giovanni Verga. La prima si tenne al Teatro Costanzi di Roma, il 17 maggio 1890. Da allora, spesso è stata rappresentata insieme a Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. Un abbinamento proposto per la prima volta nel 1893 al Metropolitan di New York e diretto, nel 1926, dallo stesso Mascagni alla Scala di Milano.
In questa riproduzione delle due opere brevi, disponibile in blue ray e dvd, il Maestro Tony Pappano dirige l’orchestra della Royal Opera House. Tra gli interpreti, il soprano Eva-Maria Westbroek nelle vesti di Santuzza e il tenore Aleksandros Antonenko, nel ruolo di Turiddu.
Iris e l’Inno al Sole, divenuto famoso grazie alle Olimpiadi del 1960
Tra le più famose opere di Pietro Mascagni, Iris è celebre per aver lanciato in Italia l’esotismo nippofilo, che troverà pieno successo pochi anni dopo con Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Iris non è un’opera verista, come Cavalleria rusticana, bensì simbolista. Diventerà ancor più nota al grande pubblico grazie al coro iniziale. L’Inno del Sole fu infatti utilizzato come inno ufficiale delle Olimpiadi di Roma del 1960. di c
Il dvd Iris di Pietro Mascagni, edito da Bongiovanni, propone la registrazione live effettuata il 16 dicembre 2017 nel bellissimo Teatro Goldoni di Livorno. L’Orchestra Filarmonica Pucciniana è diretta dal M° Daniele Agiman. La regia è affidata al regista giapponese Hiroki Ihara.
Amica, passionale dramma del verismo mascagnano
Una delle opere di Pietro Mascagni riscoperta solo recentemente è Amica. Nel 2007 venne ripresa al Festival della Valle d’Itria. L’anno successivo l’Opera di Roma mise in scena una coproduzione con il Teatro Goldoni di Livorno e l’Opéra di Montecarlo. Amica è un classico dramma verista che vede al centro le vicende d’amore dei 2 fratelli Giorgio e Rinaldo. I due si contendono il cuore della protagonista. Un crescendo, il cui finale tragico fa da punto più alto della trama appassionata.
In questo dvd si ritrova proprio l’opera messa in scena a Martina Franca nel 2007, in occasione del festival sopra citato. Anna Malavasi nel ruolo di Amica, David Sotgiu e Pierluigi Dilengite interpretano invece i 2 fratelli. L’Orchestra Internazionale d’Italia, alla quale si affianca lo Slovak Chamber Choir, è magistralmente diretta dal M° Manlio Benzi.
L’amico Fritz, commedia lirica disponibile anche su Amazon Music
Il 31 ottobre 1891 andò in scena, a Roma, la seconda opera di Mascagni dopo Cavalleria rusticana: L’amico Fritz. Si tratta di una commedia lirica in 3 atti, musicata da Mascagni su libretto di Nicola Daspuro, basata su un’opera del 1876 della coppia alsaziana Erckmann-Chatrian. Dopo Roma, l’anno successivo, fu la volta del Teatro Regio di Parma.
È possibile ascoltare una versione datata 1953 musicata dall’Orchestra e dal Coro di Torino della Rai, diretti da Vittorio Gui, disponibile su Cd e Amazon Music. Peraltro è possibile iscriversi gratuitamente per i primi 30 giorni a Music Unlimited. Così potrete scoprire ben 60 milioni di brani che vanno dalla musica classica agli ultimi successi dell’estate.
Alla scoperta di Pietro Mascagni, nel suo rapporto con Livorno e la storia del tempo
L’affascinante rapporto di Pietro Mascagni con la sua città natale è al centro dell’opera di Fulvio Venturi Mascagni e Livorno un Caso Internazionale. Musicologo di fama, Venturi è noto per le sue collaborazioni con il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro dell’Opera di Roma e il Festival Pucciniano di Torre del Lago. In quest’opera, edita da Dreambook, Venturi affronta in un intreccio tra pubblico e privato l’intensa vita del compositore livornese.
Dalle intense frequentazioni con artisti coevi, non solo musicisti ma anche pittori e poeti, al contraddittorio rapporto con il fascismo. Mascagni visse in una città, Livorno, in cui si muovevano artisti quali Plinio Nomellini e Renato Natali. Senza dimenticare Amedeo Modigliani. Un affresco artistico e storico che, lungo il dipanarsi delle opere di Pietro Mascagni, attraversa l’intenso periodo di passaggio tra ‘800 e ‘900 in Italia, in Europa e nel mondo.
A 75 anni dalla sua scomparsa (e a 130 anni dalla prima di Cavalleria rusticana), riscoprire le opere di Pietro Mascagni è un modo per conoscere uno dei più grandi artisti italiani tra ‘800 e ‘900. Il festival dedicato al compositore nella sua Livorno sarà invece la prima occasione dal vivo. Dopo il concerto anteprima del 2 agosto, dal 9 al 19 settembre, sulla celebre Terrazza a mare dedicata proprio a Mascagni, si susseguiranno numerosi eventi. Dalla Messa di Gloria (9 settembre), passando per un monologo teatrale e un galà (10-11 settembre) fino ad arrivare, nella giornata conclusiva, al concerto della Banda musicale dell’Arma dei Carabinieri diretta dal colonnello Massimo Martinelli.