L’8 dicembre di 40 anni fa quattro proiettili posero fine alla vita di John Lennon. Il suo assassino, Mark David Chapman, si trova ancora oggi in carcere, essendosi visto rifiutare la richiesta di scarcerazione per ben undici volte.
Da allora il mito di John Lennon, già forte per ragioni legate non solo alla dimensione artistica, è andato crescendo ulteriormente cristallizzandosi nel tempo e giungendo ancora intatto fino ai giorni nostri.
Aveva compiuto 40 anni da poco l’ex Beatles quando venne brutalmente assassinato. E poche settimane prima, il 17 novembre, era uscito il suo nuovo album da solista Double Fantasy. Una volta conosciuta Yoko Ono, poi sua seconda moglie, oltre che musa ispiratrice e compagna in arte, terminata l’esperienza con la band di Liverpool (aprile ’70) Lennon aveva infatti iniziato la carriera da solista. All’interno di essa si annovera il successo Imagine. Per molti il mito di John Lennon è inscindibilmente legato a questa canzone, divenuta inno internazionale dei movimenti pacifisti.
In occasione del quarantennale della morte di John Lennon, ripercorriamo insieme la sua esperienza artistica.
La biografia definitiva, per conoscere tutte le verità sull’uomo, l’artista, il mito
Chi fosse interessato ad approfondire dall’alfa all’omega il mito di John Lennon non può prescindere dalla lettura della biografia definitiva. Opera di Lesley-Ann Jones, già autrice di una biografia su Freddie Mercury, La Biografia Definitiva di Lennon è uscita lo scorso mese di ottobre. L’opera della giornalista inglese e biografa musicale intende fornire un quadro di lettura a tutto tondo della rockstar, partendo da una domanda: quando morì davvero l’autentico John Lennon? Un percorso che attraversa anche l’epopea dei Beatles, cartina di tornasole fondamentale per risalire all’identità lennoniana.
Tanti gli spunti derivanti dalle testimonianze di chi lo conobbe da vicino. Da Cynthia, la prima moglie, al primogenito Julian. Da Paul McCartney fino ad arrivare all’ultimo giornalista che lo intervistò, Andy Peebles. Ricerche inedite destinate a far discutere ma anche a proiettare il mito di John Lennon ancora oltre la leggenda attuale. Per chi fosse interessato alla versione eBook, si ricorda che il libro della Jones è disponibile anche su Kindle: basta registrarsi per fruire di 30 giorni di letture gratuite.
Una raccolta contro la guerra in Vietnam e le ipocrisie che l’hanno alimentata
I cultori del mito di John Lennon apprezzeranno senz’altro l’edizione deluxe in vinile di Gimme Some Truth. È uscita lo scorso 9 ottobre, data in cui Lennon avrebbe festeggiato 80 anni. Questa raccolta contiene alcune delle canzoni più celebri della sua carriera da solista. I 36 brani (prodotti da Yoko Ono e dal figlio dei due, Sean) sono state completamente remixati. Il risultato è una qualità sonora estremamente migliore delle registrazioni originali.
Oltre all’immancabile Imagine, è presente naturalmente il brano che dà il titolo alla raccolta Gimme Some Truth. Fu scritto nel 1971 come vero e proprio atto di accusa nei confronti del presidente americano Nixon. Agli occhi di Lennon e della galassia pacifista del tempo, il principale colpevole dell’escalation militare in Vietnam. Anche per questo l’FBI aprì un dossier contro Lennon, ritenendolo responsabile di azioni sovversive. Oltre alla versione in vinile l’edizione deluxe di Gimme Some Truth è disponibile anche in CD.
Imagine: il mito di John Lennon in una sola canzone divenuta epica leggenda
Il mito di John Lennon vede come inno riconosciuto universalmente il brano Imagine. Il cofanetto Imagine – The Ultimate Collection contiene 2 CD con l’album originale (1971) in un mix curato da Paul Hicks sotto la supervisione di Yoko Ono. Tra le canzoni, presenti anche alcune non incluse nella versione del ’71. Solo per citarne due, divenute nel tempo successi mondiali, ricordiamo Happy Xmas (War is over) e Power to the people.
Un disco da avere assolutamente nella propria collezione. Le tracce sono rimasterizzate con grande rispetto dell’originale. La qualità audio è nettamente superiore. E se ti iscrivi a Music Unlimited, oltre a poter ascoltare l’album su tutti i tuoi dispositivi, hai diritto a 3 mesi gratuiti di musica illimitata.
L’ultimo disco di John Lennon: una “doppia fantasia” condivisa con Yoko Ono
Tre settimane prima del gesto assassino di Chapman, usciva per la Geffen Records Double Fantasy. Sarà questo l’ultimo album di John Lennon. Il disco segnò il ritorno sulle scene musicali di Lennon dopo ben cinque anni di inattività, a seguito della nascita del secondogenito Sean. Rimasterizzato in digitale nel 2010, è l’emblema, come da copertina, dell’unione tra John Lennon e Yoko Ono. I due decisero infatti di pubblicare i loro brani su uno stesso disco, dividendo in parti uguali lo spazio.
È questo il disco che lo stesso Chapman utilizzò per avvicinare Lennon con il pretesto di farselo autografare. Proprio la copia autografata in questione è stata venduta nel 2003 a 525.000 dollari, divenendo il disco più costoso di tutti i tempi. Anche i brani di questo vinile sono disponibili su Amazon Music.
I colori della pace, sfondo e bandiera dell’impegno civile di Lennon
Il mito di John Lennon è divenuto di ispirazione per musicisti e cantanti. Ancora oggi, a 40 anni di distanza dalla sua morte, sono tantissimi i fan sparsi in tutto il mondo che tengono viva la memoria del cantautore-attivista. Non è raro vedere poster come questo, affissi nelle sale prova oppure anche in studi privati e sedi di associazioni impegnate nel sociale.
Sì, perché anche la dimensione dell’impegno civile di Lennon ha contribuito a consolidare la leggenda di un’artista capace di imporre ai media del tempo un’alternativa all’imperante propaganda bellicista in corso. «I media ci sbattono continuamente la guerra in faccia così ci siamo detti: Mettiamo in prima pagina un po’ di pace». Consapevole della propria visibilità mediatica, Lennon si fece alfiere del movimento contro la guerra in Vietnam. Ancora oggi le sue canzoni risuonano all’interno delle manifestazioni pacifiste in ogni angolo del pianeta.
Gli appassionati troveranno su Amazon moltissimo altro materiale sull’artista. Dai dischi a libri, passando per t-shirt e i tipici occhiali rotondi. Cliccando qui ci si può invece registrare a Prime Video: la piattaforma streaming contiene vere e proprie perle come il documentario Looking for Lennon e il film del 2007 The Killing of John Lennon che ricostruisce la drammatica vicenda di 40 anni fa.
