Degustare vini di qualità è un’arte. Come tale, deve prevedere cura e dedizione. Ed è importante avere a disposizione una serie di strumenti indispensabili affinché possiate apprezzare appieno la vostra bottiglia.
Questo semplice vademecum è stato pensato per i cultori del buon vino, amanti di un prodotto che da sempre è capace di distinguere in positivo il made in Italy nel mondo. Scoprirete con noi passo dopo passo come approcciarsi a quest’arte unica e deliziosa.
Innanzitutto è fondamentale avere a disposizione un buon cavatappi. Sembrerà un passaggio banale, ma quello dell’apertura della bottiglia è un momento delicato, al quale rivolgere la massima attenzione. Si tratta infatti di un vero e proprio rito, che però può essere eseguito con scioltezza e disinvoltura seguendo alcuni semplici passaggi.
Togliere la capsula, evitando che entri in contatto col vino alterandone il gusto
Per prima cosa è necessario un cavatappi con coltellino: meglio se a lamina lunga, curva e seghettata, il che rende la rimozione della capsula rapida e senza problemi. Il punto di riferimento in cui andare a incidere la capsula è la “baga”, la sottile nervatura che vedete sul collo delle bottiglie. Prima procedete a inciderla in senso orario, poi antiorario, così da garantire un taglio efficace. Poi, dalla baga al vertice della bottiglia praticate un’incisione verticale.
Ora potrete sollevare un angolo della capsula con la punta del coltellino e sfilarla via con facilità. Così facendo sarete sicuri che durante la mescita il vino non entri in contatto con la capsula, rischiando di alterare il proprio sapore.
Saper stappare con precisione è il primo passo per degustare un buon vino
Conclusa la rimozione della capsula, potrete passare all’inserimento del cavatappi. Precisione e decisione sono le parole d’ordine. Dopo che avrete richiuso accuratamente il coltellino, estraete dal vostro cavatappi la cosiddetta “spirale”. Infilate la punta della spirale al centro esatto del tappo. Ora, mantenendo la bottiglia ben salda, preferibilmente appoggiata su un tavolo o una base orizzontale, procedete girando il cavatappi in senso orario. In questo caso il riferimento da prendere è l’ultimo giro della spirale: vi dovrete fermare a quel punto, evitando così di forare completamente il tappo.
Vi sono alcuni cavatappi rivestiti in teflon che potranno agevolarvi nell’operazione. Questo materiale infatti riduce la resistenza d’attrito della spirale, rendendo semplicissima la penetrazione della stessa nel tappo. Questa caratteristica, unita a un meccanismo a leva in due fasi, vi consentirà di estrarre facilmente il turacciolo dalla bottiglia.
Appoggiate a questo punto la leva più corta del cavatappi sull’imboccatura della bottiglia e iniziate a tirare. Passate poi alla leva più lunga, mantenendo sempre la bottiglia in posizione verticale. Non appena il tappo comincerà a fare meno resistenza, procedete con decisione. Il tappo uscirà dalla bottiglia con il classico rumore dello stappo e potrete così annusarlo per assicurarvi che il vino sia perfetto!
Per gli amanti della praticità l’ideale è un cavatappi elettrico
Oggi la tecnologia permette di by-passare questi passaggi, se deciderete di servirvi di un cavatappi elettrico senza filo. In questo caso si perde qualcosa dal punto di vista della gestualità. Ma in appena 6-8 secondi, premendo semplicemente un pulsante, la vostra bottiglia sarà stappata come per magia. Si tratta di una variante che mantiene comunque eleganza e stile, semplificando notevolmente i passaggi sopra descritti.
Il cavatappi elettrico può essere anche una gradevole idea-regalo. Confezionato in un cofanetto, può essere una sorpresa gradita in tante occasioni speciali: compleanni, inaugurazioni di casa, anniversari particolari.
In alternativa, esistono anche numerose altre varietà di cavatappi: da quelli a due leve, a quelli a spirale, fino ad arrivare a quelli a parete, che fungono anche da componenti di arredamento.
Versare il vino senza che nemmeno una goccia vada sprecata
Degustare vini di qualità significa anche essere consapevoli che ogni goccia buttata è un vero peccato. Senza contare che una goccia che finisce magari su una bella tovaglia bianca, rischierà di rovinare un’apparecchiatura preparata con tanta attenzione. A tal riguardo possono venirvi in soccorso 2 piccoli accessori davvero utili: i salvagocce e i versavino.
Il salvagocce è un anello in metallo, foderato al proprio interno da feltro assorbente. Una volta aperta la vostra bottiglia, andrete a inserirlo sul collo della stessa. In questo modo il feltro tratterrà le gocce, evitando perdite e macchie spiacevoli.
In alternativa potrete optare per un pratico versavino. Ne esistono di varie tipologie: da quelli più chic ed eleganti, addirittura in cristallo, a quelli assai più economici in alluminio rivestito di pvc. Questi ultimi sono semplici dischetti arrotolabili, che andrete a inserire nel collo della bottiglia. Oltre a garantire una mescita perfetta, i versavino agiscono anche in funzione salvagoccia.
Degustare vini senza fretta e senza perdere il piacere di farlo
Degustare vini di qualità è un’arte che dura nel tempo. Nel senso vero del termine. Non è detto infatti che una buona bottiglia di vino venga consumata integralmente in un’unica occasione. Ecco dunque che diventa fondamentale ricorrere all’utilizzo di tappi ermetici. Guai ad utilizzare di nuovo il turacciolo originale! Il sughero, una volto tolto, non impedisce infatti l’ossidazione del vino.
Sarà capitato anche a voi (purtroppo) di tornare a bere un ottimo vino, magari appena 2 giorni dopo l’apertura, e restare di fatto disgustati. Non dipende certamente dal vino. Bensì dall’ossigeno che nel frattempo si sarà infiltrato andando a rovinare l’ottimo contenuto della vostra bottiglia. La soluzione non può essere solo quella di finire un’intera bottiglia in una sola occasione.
Ed infatti oggi, grazie alle cosiddette pompe salvavino potrete conservare a lungo e in modo naturale il vostro vino preferito. Questi strumenti sono capaci di creare un sottovuoto utile a conserva l’aroma e il bouquet originale anche dopo l’apertura. Una sigillatura senza difetti che vi permetterà di conservare le vostre bottiglie, sia in posizione verticale che orizzontale, senza alcuna perdita.
A questo punto ci siamo: ora che sapete stappare e versare, potete brindare alla vostra salute e festeggiare con un aperitivo in famiglia, mostrando padronanza e sicurezza nei vostri gesti. E ricordate: un buon vino da solo non basta, occorre padroneggiare quest’arte perché, come avrebbe detto Boileau, «chi non sa bere, non sa nulla».