Il 2 giugno 1946, per la prima volta nella storia della nostra penisola, tutti gli uomini e le donne di maggiore età poterono votare. La questione in sé era semplice, la risposta complessa: monarchia o repubblica? Dei 28 milioni di aventi diritto, l’89% espresse una preferenza. La seconda.
Oggi festeggiamo i 75 anni della Repubblica Italiana, e quasi non ci si crede. Sembra un evento così lontano nel tempo, eppure rispetto a tante altre nazioni la nostra è ancora giovane e acerba. D’altra parte basta ricordare che solo l’anno scorso abbiamo ricordato i 150 anni dalla breccia di Porta Pia, la definitiva annessione di Roma allo stato italiano. Il 4 novembre 1918 invece vennero inserite Trento e Trieste, alla fine della Prima guerra mondiale. Forse però il momento più fondante per il paese è stato quello passato dopo l’armistizio con gli Alleati con la nascita della Resistenza, che onoriamo ogni anno il 25 aprile.
Insomma, ne abbiamo già passate tante, e in poco tempo. I nostri bisnonni, anche alcuni nonni, possono dire di aver vissuto sotto il Re. Allora prendiamoci qualche minuto per festeggiare questi 75 anni della Repubblica Italiana. Come un modo per riflettere e approfondire come siamo arrivati a questo traguardo, come possiamo proseguire da qui e come tutto è cambiato, da quando i nostri avi lottarono per ottenere la democrazia.
La storia del nostro paese raccontata da una delle firme più importanti del giornalismo italiano: lo sguardo di Montanelli sul 2 giugno 1946
Il primo testo che ti consigliamo fa in realtà parte di una collana di volumi sulla storia del nostro paese. Una delle più famose mai pubblicate, in realtà. Motivo della notorietà sta nelle penne che hanno redatto questi volumi, quelle dei due amici e giornalisti Mario Cervi e Indro Montanelli.
Nel volume dedicato ai giorni tra il 2 giugno 1946 e il 18 aprile 1948, data delle prime elezioni repubblicane, Montanelli e Cervi raccontano questi due anni difficili ed entusiasmanti con occhio critico. Cercano in tutti i modi un distacco sia dalla narrazione più romantica, che da quella più ideologica. Così in questo libro trovano spazio i dubbi di brogli dopo il referendum, così come critiche feroci verso quasi tutti gli schieramenti in campo. La vena conservatrice di Montanelli è poi la firma d’autore su tutta l’opera.
Inquadrare la nascita della Repubblica nel contesto del suo tempo: la storia d’Italia dal dopoguerra a oggi di Ginsborg
Paul Ginsborg è uno degli storici più conosciuti in Italia per i suoi studi sul nostro paese. Inglese, laureato a Cambridge, è ormai da decenni professore in Italia, prima a Siena e poi a Firenze.
Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi è la sua opera più importante, un saggio dettagliato e avvincente della storia nazionale del secondo Novecento. Non si può festeggiare i 75 anni della Repubblica senza inquadrarla nel periodo di riferimento. Né si può ometterne le conseguenze negli anni a venire. E quale miglior strumento se non il miglior testo sulla storia italiana del ‘900. Questo libro è un must have per tutti coloro che sono interessati non solo al 2 giugno, ma a ogni aspetto delle vicende del paese.
Inizia a leggere la nuova collana di libri dedicati ai 75 anni della Repubblica Italiana
Per i 75 anni della Repubblica Italiana sono nate molte iniziative di studio e tante nuove pubblicazioni. D’altra parte tre quarti di secolo è una quantità di tempo sufficiente per poter avere uno sguardo il più possibile oggettivo. Tra le nuove pubblicazioni ti segnaliamo questa collana di libri edita da Viella. Ti mostriamo il primo volume, curato dallo storico Maurizio Ridolfi. In questo testo l’obiettivo principale è mostrare il primo “momento repubblicano” italiano. La prima volta che il popolo intero della penisola ha potuto esprimersi unitamente riguardo il proprio stato.
Uno sguardo sulle situazioni politiche nazionali e internazionali all’alba della Repubblica
Un’altra delle nuove pubblicazioni riguardanti il 2 giugno è scritta da Federico Fornaro. Laureato in Scienze Politiche, poi politico di lunga data in molti schieramenti del centrosinistra italiano. Il suo “2 giugno 1946 – Storia di un referendum” cerca di coprire gli aspetti più politici e istituzionali della nascita della Repubblica. La scelta dello strumento del referendum, avulsa a molti al tempo. La convivenza tra Regno del Sud e i movimenti della Resistenza al Nord. Il fallimento nel raggiungere quel profondo rinnovamento dichiaratamente ricercato dalla maggior parte degli uomini dell’epoca. Il tutto sullo sfondo del nascente conflitto tra blocco occidentale e orientale. Queste sono solo alcune delle tematiche affrontate in questo saggio.
Ieri come oggi, il 2 giugno è un momento di ripartenza. Una comparazione tra passato e presente per i 75 anni della Repubblica Italiana
Alessandro Quinti è un autore che ha collaborato con molte importanti testate e canali televisivi. Collaborazione principe quella per il compianto “La storia siamo noi” sulle reti Rai. Ha pubblicato numerosissimi testi, su svariati temi di storia e cultura italiana. La sua ultima fatica non poteva che essere rivolta al 2 giugno. La particolarità di questo libro sta nel suo punto di vista: una comparazione tra la situazione nel secondo dopoguerra e quella odierna, sottolineandone principalmente le similitudini. In tutti e due i casi, l’Italia si trova nel momento di dover uscire faticosamente da un momento di forte crisi, cercando di riformare e rifondare strati interi della società. Dal 1946 in là, grazie anche all’avvento della Repubblica, l’obiettivo è stato in buona parte raggiunto. L’auspicio dell’autore, e di tutti noi, è che succeda così anche oggi.