15 anni fa nasceva Twitter. Oggi si festeggia l’impresa degli Azzurri agli Europei. Al tempo, invece (era il 15 luglio 2006) in Italia erano ancora in corso le celebrazioni per il Mondiale vinto a Berlino. E negli States, Jack Dorsey – di origine italiana da parte di madre – lanciava questo nuovo servizio di notizie e microblogging.
Più di 300 milioni di utenti. 65 milioni di tweet al giorno. 800.000 richieste di ricerca giornaliere. Twitter è uno dei social network più utilizzati e longevi. Facebook nacque due anni prima. Nel 2010 sarebbe arrivato Instagram. Nessuno, al tempo, immaginava quanto questi strumenti avrebbero trasformato le nostre esistenze.
Per lavoro o divertimento. In politica e nel giornalismo. Nato come “breve raffica di informazioni irrilevanti” (“chips from birds”, ossia un cinguettio di uccelli, così come descritto da Dorsey), nel tempo Twitter, con i suoi hashtag e le sue tendenze, è stato in grado di diventare potente vettore di comunicazioni di rilevanza globale. Basti citare, a titolo d’esempio, l’uso spregiudicato che ne ha fatto l’ex Presidente americano Donald Trump. Fino ad arrivare alle estreme conseguenze del ban in via definitiva a seguito della rivolta del Campidoglio dello scorso 6 gennaio. Pochi giorni fa lo stesso Trump ha fatto causa a una serie di big del web tra cui Twitter stesso, appellandosi alla la libertà d’espressione. Ma questa è un’altra storia su cui torneremo a fine articolo.
Adesso concentriamoci sull’importante anniversario di oggi per andare a conoscere da vicino l’uccellino blu a 15 anni dalla sua nascita, attraverso alcune letture interessanti.
Diventa un twittatore vincente seguendo i consigli di questo piccolo manuale
Twitter è senza dubbio la piattaforma di microblogging preferita da politici, star e giornalisti. Uno strumento per certi versi indispensabile per chiunque si occupi di comunicazione. Al centro di tutto c’è la parola. Questa è una delle più evidenti differenze che balza all’occhio rispetto agli altri social che invece puntano molto di più su foto e video. Per ottimizzare al meglio la tua presenza su Twitter, questo piccolo manuale curato da Alessandro Girola può essere l’ideale.
Twitter Success: la guida in formato eBook per fare business a suon di cinguettii
15 anni fa nasceva Twitter, ma qual è la scintilla che ha innescato i primi cinguettii? Tutto si deve a Jack Dorsey che un giorno, mentre se ne stava seduto su un’altalena al parco mangiando cibo messicano, ebbe l’idea di un servizio che permettesse di comunicare con un ristretto numero di persone attraverso dei semplici SMS. Il limite di 140 caratteri (raddoppiato nel 2017) deriva quindi dalla lunghezza degli “short message”. Da allora, miliardi di cinguettii si sono diffusi nella websfera. Se anche tu vuoi espandere il successo del tuo business con Twitter, puoi affidarti a questo manuale. È un eBook, compreso gratuitamente nell’abbonamento a Kindle Unlimited. Approfitta dell’offerta di Amazon.it: oltre 1 milione di eBook su qualsiasi dispositivo, gratis per 30 giorni.
Il libro che spiega come Twitter e i social media cambiano la politica internazionale
Uscito nel 2011, questo libro continua a essere attuale. Scritto da Augusto Valeriani, Twitter Factor analizza l’informazione nell’era di internet e dei social network. Il giornalismo fa oggi i conti col fondamentale contributo di comuni cittadini che raccontano, a suon di tweet, crisi internazionali come le Primavere arabe. La politica, a sua volta, si misura con i condizionamenti e le sfide portate da attori non governativi sorti dalla rete e sfuggenti ai controlli tradizionali. Nella nuova sfera pubblica internazionale, Twitter e i social media avevano un peso rilevante già 10 anni fa. Oggi ancor di più. Vale la pena soffermarsi su questo nuovo contesto comunicativo internazionale, attraverso i numerosi esempi raccolti da Valeriani.
Twitter and tear gas: the power and fragility of networked protest
Zeynep Tufekci è una sociologa e scrittrice turca. Il suo lavoro si concentra sull’interazione tra società, tecnologie digitali e intelligenza artificiale. Docente all’università della North Carolina e al Berkman Klein center for internet and society di Harvard, con Twitter and tear gas Tufekci ci regala un’interessante analisi sul potere e la fragilità delle proteste animate (anche) mediante social. Il libro è scritto in inglese. L’autrice si sofferma sui punti di forza e debolezza delle contestazioni che hanno trovato in questi anni nuova linfa attraverso Internet. Spunti interessanti e coinvolgenti sul tema dell’influenza dei social network nelle proteste moderne. Da leggere.
15 anni fa nasceva Twitter: 10 anni dopo Trump sarebbe diventato il 45° Presidente Usa
Le due cose non sono direttamente collegate. Certo è però che l’uso spregiudicato che Trump ha fatto di Twitter passerà alla storia. Già sopra abbiamo ricordato che l’ultimo round tra l’uccellino blu e “realDonaldTrump” si terrà prossimamente in tribunale. Ma Twitter non ha certamente bannato Trump per caso. L’ex inquilino della Casa Bianca ha scelto Twitter come tribuna social preferita. Tra provocazioni e pesanti uscite, si è arrivati al 6 gennaio 2021. La goccia che ha fatto traboccare il vaso. Twitter ha bannato Trump per il ruolo giocato dall’allora presidente in carica nel fomentare la folla che ha invaso il Campidoglio per fermare il conteggio dei voti per Biden. Per avere le “prove” dell’uso fatto da Trump di Twitter basta sfogliare questo libro. Una raccolta dei più oltraggiosi e offensivi tweets dalla pagina, ora chiusa, di Donald Trump.
