Si celebra oggi il “Mennea Day”. La giornata in cui si ricorda il grande atleta, scomparso nel marzo 2013, cade infatti il 12 settembre.
È in questa data che, nel 1979, Mennea ottenne il record del mondo sui 200 metri a Città del Messico, battendo il suo idolo Tommie Smith con il tempo di 19”72. Reduci da un’estate da record, con i successi olimpici (e paralimpici) degli azzurri, in particolare nell’atletica, ripercorriamo insieme le gesta di Pietro Mennea attraverso letture e film a tema.
E c’è spazio anche per alcune proposte studiate per gli amanti dell’atletica leggera. Del resto, l’oro di Marcell Jacobs a Tokyo ha stimolato la fantasia di amatori e campioni in erba. Proprio questi ultimi, guardando anche agli altri successi dei nostri atleti olimpionici, potranno prendere spunto dalle gesta di questi campioni per provare a ripercorrerne i passi, con indosso i colori azzurri.
Un record durato 17 anni. E una vita tutta da raccontare
12 settembre 1979, Città del Messico. Pippo Russo, esperto sociologo e cronista sportivo, ci riporta esattamente lì. Nel momento in cui un piccolo italiano, tutto nervi e sudore, riuscirà a realizzare il record mondiale dei 200 metri. Un record “eterno”, che resisterà per ben diciassette anni. Ed è quello il preludio al trionfo dell’anno successivo. Alle Olimpiadi di Mosca, Mennea si aggiudica la medaglia d’oro sulla stessa lunghezza. Nell’occasione del Mennea Day, vale la pena conoscere l’atleta e l’uomo a 360 gradi, grazie a questo libro in cui l’autore va oltre la dimensione sportiva di Mennea, soffermandosi sugli aspetti sociali e sul ruolo esercitato nella cultura di massa del nostro Paese.
“L’uomo che ha battuto il tempo” e che ha scelto di impegnarsi nel mondo della solidarietà
Per molti, ancora oggi, Pietro Mennea continua a essere identificato come il più grande atleta italiano. Sicuramente è stato l’unico in grado di detenere un record del mondo così a lungo. Certo che i successi di Tokyo, in primis quelli di Jacobs, Desalu, Patta e Tortu, ci mettono di fronte una nuova generazione di campioni. Atleti che giorno dopo giorno cominciamo a conoscere anche come uomini. Mennea, dal canto suo, è apparso agli occhi degli italiani non solo come sportivo. Ma anche come saggista, avvocato e politico. Impegnato nel mondo della solidarietà con la sua Fondazione, Pietro ci ha regalato una vicenda esistenziale davvero esemplare. “L’uomo che ha battuto il tempo” viene raccontato da Tommy Dibari in questo libro, dal quale emerge una figura capace di insegnare molto, anche alle future generazioni. E non solo nello sport.
Nel Mennea Day rivivi le gesta della “Freccia del Sud” col film di Ricky Tognazzi
Pietro Mennea – La freccia del Sud è il film con Michele Riondino e Luca Barbareschi uscito sugli schermi della Rai nel 2015. Andato in onda il 29 e il 30 marzo 2015, in due prime serate, è ideato e diretto da Ricky Tognazzi. Il regista, si è affidato anche alla collaborazione di Manuela Olivieri, Carlo Vittori e Gianni Minà. Siamo a Mosca. Nel lasso di tempo che va tra le batterie dei 100 m, dai quali Mennea sarà eliminato e quelle dei 200 m, che lo vedranno trionfare, l’atleta pugliese ripercorre come un flashback la propria carriera. Dagli inizi con l’AVIS Barletta, alle prime gare nazionali a Termoli. E poi i duri allenamenti a Formia e il bronzo di Monaco ’72. Infine, la delusione di Montréal 1976 e il record mondiale dei 200 m piani. Preludio del trionfo olimpico di Mosca.
Segui le orme di Mennea e Jacobs allenandoti con i colori azzurri
Non è l’uniforme di gara ufficiale degli atleti azzurri. Però la ricorda. E ne conserva il fascino. Se sei un appassionato di atletica proverai non poche emozioni allenandoti con indosso questa canotta. Puoi anche scegliere di regalarla a un amico o ai tuoi figli. Sia per festeggiare il Mennea Day, introducendo loro le gesta del campione. Sia anche per stimolarli alla pratica di una sana disciplina sportiva. Non c’è solo la corsa. Abbiamo visto con l’oro di Tamberi da un lato e quello di Antonella Palmisano nella 20 km di marcia, che il mondo dell’atletica offre infinite possibilità per cimentarsi fin da piccoli. Questa canottiera potrà far sognare, da un lato. Ma, dall’altro, potrebbe stimolare i più tenaci a seguire le orme degli atleti azzurri ai giochi olimpici.
Punta su un allenatore “da polso” per rimetterti in movimento o migliorare le tue performances
A proposito di corsa e allenamenti. Ai tempi di Mennea non si poteva certo far affidamento sugli smartwatch. Oggi invece, non c’è atleta che non si basi anche sui dati registrati dal proprio orologio smart da polso. Certo, la scelta deve essere attenta, se vuoi avere dati affidabili al 100%. Qui puoi trovare degli smartwatch fitness tracker di ottima qualità. Ma se vuoi andare sul sicuro, ti consigliamo di puntare sul Garmin Forerunner 245. Si tratta infatti uno strumento pensato appositamente per gli sportivi. Disponibile in 2 colorazioni, Forerunner pianifica i tuoi allenamenti e monitora la tua forma fisica. Un vero e proprio allenatore da polso, capace di seguirti passo dopo passo.
In questo Mennea Day abbiamo voluto offrirti una panoramica su alcune opere dedicate al campione olimpico. Ma anche valorizzare lo sport in tutte le sue dimensioni. Da quella agonistica, a quella amatoriale. Quanto all’atletica leggera, questo settore potrà dare ancora molto al nostro Paese. Ce lo hanno dimostrato sia gli atleti olimpici, che paralimpici. E non dimentichiamo gli altri trionfi sportivi dell’estate italiana. Da quello degli azzurri di Mancini agli Europei fino alla recentissima vittoria agli europei di volley femminili. Tante notti (e giornate) magiche, che ci auguriamo di rivivere anno dopo anno.