Conoscere l’Afghanistan oggi è quanto mai complesso. Dopo vent’anni, a Kabul sono tornati i Talebani e tutti ci interroghiamo sul futuro di questo Paese, crocevia di storie e scenari che, come ci ha insegnato Bin Laden, rischiano di riguardare il mondo intero.
Nessuno di noi poteva immaginare che, pressoché a 20 anni esatti dall’11 settembre 2001, avremmo ritrovato i Talebani di nuovo a Kabul. Molti si interrogano sulle scelte compiute dagli Stati Uniti. Oltre al precipitoso ritiro del giorno di Ferragosto e alle drammatiche conseguenze che questo ha innescato, ogni giorno ci troviamo a commentare nuove notizie.
Ma è impossibile potersi fare un’idea chiara senza avere almeno una base di conoscenza relativa a questo complesso Paese. Per questo abbiamo scelto di selezionare 5 titoli per conoscere l’Afghanistan oggi. Terra che fa parte della storica regione del Khorasan. Specchio della poliedrica galassia jihadista che spesso viene descritta in modo uniforme e che invece, come ci racconta l’attentato all’aeroporto di Kabul del 26 agosto scorso, contiene al suo interno gruppi diversi. E spesso in lotta tra loro.
Con questi 5 titoli proviamo a conoscere l’Afghanistan oggi sotto vari punti di vista.
Gilles Kepel ci aiuta a capire perché il destino dell’Occidente si decide in Medio Oriente
Prima ancora di approfondire la specificità afghana è fondamentale avere un quadro della situazione mediorientale oggi. Il ritorno del Profeta è l’ultima opera di Gilles Kepel, uscita lo scorso 24 giugno (disponibile anche in versione eBook, così come molti altri titoli grazie all’offerta Kindle). Specializzato negli studi sul Medio Oriente contemporaneo e sulle comunità musulmane in Occidente, l’autore prova a spiegarci perché il futuro geopolitico dell’Occidente si decide fuori dai nostri confini, tra il Mediterraneo e il Medio Oriente. Dal Libano devastato alla Turchia di Erdoğan. Dall’Iran sempre più influente alle oscillazioni del prezzo del greggio. Kepel ci aiuta a comprendere gli eventi di un’area tanto complessa quanto determinante.
“Missione fallita”: la sconfitta dell’Occidente in Afghanistan
Il 7 ottobre di venti anni fa gli Stati Uniti attaccavano l’Emirato Islamico dell’Afghanistan alla guida di una coalizione internazionale. Kabul, governata dai Talebani, ospitava e proteggeva al-Qa’ida e il suo capo Osama bin Laden. Ossia, i responsabili dell’attacco contro le Twin Towers. “Enduring freedom“: questo il nome scelto per la “liberazione” dell’Afghanistan, accompagnata dalla speranza di costruire un paese stabile e democratico. Speranza crollata come un castello di carte. Stati Uniti e alleati si ritrovano di nuovo a dover trattare con i Talebani. Gli afghani sono tutt’altro che liberi. La credibilità militare e politica dell’Occidente è ai minimi storici. Missione fallita è il titolo dell’opera di Gastone Breccia. Disponibile in eBook Kindle su Amazon. Dal 27 settembre anche in versione cartacea.
Conoscere l’Afghanistan oggi: un popolo straordinario, vittima di guerre da più di 40 anni
Nel 1979 l’Unione Sovietica invadeva l’Afghanistan. Da allora, di fatto, a Kabul non si è più avuto un giorno di pace. Conoscere l’Afghanistan oggi, recandovisi di persona, è ovviamente impossibile. Rimane la possibilità di affidarsi alle parole di chi del viaggio ha fatto la passione della propria vita e, per soddisfare sete di conoscenza e voglia di avventura, è disposto ad affrontare i rischi legati a Paesi meno accessibili. Giuseppe Caridi ci porta alla scoperta di questa nazione. Martoriata da guerre infinite e da aspri conflitti interni. Un enorme territorio, ricco di paesaggi mozzafiato. Segnato da una storia millenaria e tracce archeologiche incredibili. Il senso di ospitalità dei suoi abitanti li rivela lontani anni luce dagli stereotipi in cui vengono inquadrati. Questo libro è il racconto di un viaggio vissuto fino in fondo. Tanti incontri emozionanti e l’ammirazione per l’aspra bellezza di questa straordinaria regione del mondo.
Dal XIX secolo a oggi: l’Occidente in Afghanistan, all’insegna di “grandi giochi” finiti male
Per conoscere l’Afghanistan oggi è fondamentale entrare in contatto anche con la sua storia. Almeno quella contemporanea. Che ci porta a tornare nella prima metà del XIX secolo. Esattamente nel 1839, quando un’armata britannica di quasi 20mila uomini lo invade per insediare sul trono un sovrano fantoccio, Shah Shuja, e contrastare così la temuta espansione russa in Asia Centrale. Inizia così il “Grande Gioco”, la sanguinosa partita a scacchi tra potenze coloniali europee per il controllo della regione. Questo sarà anche il primo fallimentare coinvolgimento militare dell’Occidente in Afghanistan. Dalrymple racconta le antiche rivalità tribali sullo sfondo di territori inaccessibili e inospitali. Ma anche gli errori strategici che portarono al massacro dell’armata britannica. Errori che risuonano, ancor di più oggi, come un monito. (Questo libro è disponibile anche in versione eBook con Kindle).
Il bellissimo racconto di Alì Ehsani ambientato nella Kabul degli anni ’90
Feltrinelli, nel 2017, ha pubblicato questo affascinante racconto di Alì Ehsani. L’autore, classe 1989, è nato nella capitale afghana. A 8 anni era già orfano di entrambi i genitori. In queste pagine Ehsani racconta la sua Kabul. Quella devastata dalla lotta tra i signori della guerra, ma non ancora in mano ai Talebani. Una città che un tempo aveva cinema, teatri e divertimenti. E che ora ha solo la guerra. Una guerra capace di portarti via tutto. Compresi gli affetti più cari. E che ti costringe a fuggire. Nella speranza di poter tornare a essere libero e a guardare le stelle. Dal Pakistan fino alla Turchia. Poi in Grecia. Infine l’Italia. Quella di Alì e del fratello è una storia tragica, ma anche di coraggio e determinazione. Come Alì, tanti bambini hanno tentato la fuga in quesi giorni da Kabul. Alcuni, sono stati affidati ancora in fasce ai militari americani dalle loro famiglie.
L’Afghanistan, gli afghani, ancora una volta si trovano a dover ripartire da zero. Anzi, da meno di zero. Da una situazione di distruzione e di mancanza di futuro. Nonostante la “libertà duratura” promessa dall’Occidente 20 anni or sono.