Ha fatto la storia del giornalismo italiano. E, con esso, della televisione. Ancora oggi, a 100 anni dalla nascita, attraverso le opere di Enzo Biagi è possibile riscoprire passo dopo passo la storia contemporanea del nostro Paese.
Il giornalista, nato a Lizzano in Belvedere (Bologna) il 9 agosto 1920, ha attraversato con i propri racconti oltre mezzo secolo di storia nazionale. E, nel farlo, ha letteralmente rivoluzionato, con stile e garbo, il linguaggio televisivo.
A proposito di TV, è ricco il palinsesto che la Rai gli dedica nel giorno del centenario della sua nascita. Alle 13 su Rai3, la replica di Biagi e Benigni. La strana coppia. Alle 18, sempre su Rai3, il documentario di Matteo Parisini a lui dedicato dal titolo La mia virgola. Infine, lo speciale Tg1 in seconda serata a cura di Daniele Valentini, interamente dedicato al grande giornalista.
Le “lezioni di televisione” del maestro Enzo Biagi
Edito nel 2017 da Rai Eri a 10 anni dalla scomparsa del giornalista, Lezioni di televisione ripercorre la lunga storia d’amore tra Biagi e la Rai. Dalla direzione del telegiornale (1961) agli ultimi anni, con il successo de Il Fatto. Questo il titolo del rotocalco d’informazione quotidiana in onda dal 1995, subito dopo il Tg1 delle 20. Giandomenico Crapis cura un viaggio lungo la storia d’Italia del ‘900. E lo fa usando come riferimento le trasmissioni tv a cui Biagi ha dato vita.
Cambiamenti sociali e politici. Momenti densi di tensione e svolte storiche. Il tutto, raccontato mediante una narrazione che fa della TV punto di riferimento per intere generazioni d’italiani. Analisi, storie e retroscena. Un vero e proprio amarcord che consentirà ai lettori di toccare nuovamente con mano la professionalità di un uomo, Enzo Biagi, nato per essere giornalista.
“Quello che non si doveva dire”, ma che infine è stato scritto
Quello che non si doveva dire esce nel 2006. Scritto a 4 mani da Enzo Biagi e Loris Mazzetti, storico collaboratore e compagno di mille avventure. In questo libro si trova quello che il giornalista non ha potuto dire in televisione. A seguito del famigerato “editto bulgaro” dell’allora premier Berlusconi, Biagi fu infatti bandito dalla Rai. Quello che non si doveva dire non è però un racconto autobiografico. Si tratta invece di un viaggio lungo temi di attualità che hanno contraddistinto i primi anni 2000.
Il 2003, con la seconda invasione americana dell’Iraq. Gli sviluppi recenti della criminalità organizzata nel Nord Italia. La drammatica schiavitù dei bambini soldato in Sudan. Perle giornalistiche di cui è stato privato il pubblico televisivo, che possono ora essere riscoperte attraverso la lettura di questo libro.
Dalla sua finestra, uno sguardo profondo sulla storia d’Italia
«Sono convinto che i libri di memorie dovrebbero essere pubblicati postumi: sarebbe la garanzia dell’autenticità dei sentimenti». Così scriveva Biagi nel 2000. E così è stato. La vita è stare alla finestra. La mia storia, esce nel 2017 edito da Rizzoli e curato dalle figlie Bice e Carla. Un’autobiografia postuma che ripercorre tutta l’esistenza dell’autore. Con essa, la storia dell’Italia del Novecento.
Dalla sua “finestra”, Enzo Biagi osserva e racconta la guerra. A seguire la ricostruzione e il boom economico. E poi i tanti scandali che hanno segnato il corso degli eventi nazionali. Un viaggio lungo il quale si incontrano figure straordinarie. Da Fellini a Berlinguer, passando per Pertini e Ciampi. Protagonisti del XX secolo che Enzo Biagi ha reso a tutti noi più familiari e accessibili.
Le grandi interviste che hanno fatto la storia del giornalismo italiano
Tra le opere di Enzo Biagi risaltano le splendide interviste. Un genere che ha visto in Biagi l’artefice di veri e propri capolavori dell’informazione televisiva. Le grandi interviste che hanno segnato un’epoca sono contenute all’interno di questo libro, curato da Loris Mazzetti. Nella sua prima edizione il libro si intitolava Non perdiamoci di vista. Un modo, questo, per dare continuità al racconto del giornalista.
Pasolini e Falcone, la Thatcher e Berlusconi sono solo alcuni dei protagonisti di queste interviste passate alla storia. Oltre 50, non solo trasmesse in TV ma destinate anche alla carta stampata. Il ‘900 raccontato a 2 voci: quella di chi l’ha fatto, tra luci e ombre, e quella di chi ha saputo raccontarlo con così grande maestria e acutezza.
Biografie di uomini straordinari, aneddoti e cultura nazionalpopolare
Tra le opere di Enzo Biagi che più hanno appassionato generazioni di lettori, vi sono le biografie di grandi figure nazionali. Come nel caso di Enzo Ferrari. Al capostipite di Maranello Biagi ha dedicato Ferrari, The Drake. Il ritratto di uno degli imprenditori simbolo del Paese. L’autore non si limita a raccontare aneddoti raccolti durante l’intervista, ma attinge alla biografia dell’ingegner Ferrari per ripercorrere un’intera epoca.
Oltre a Ferrari, sono numerose le personalità che grazie a Enzo Biagi possiamo dire di aver conosciuto meglio. Ad esempio il “Signor Fiat”, l’avvocato Gianni Agnelli. Oppure Marcello Mastroianni e la sua “Bella vita“. Tanti protagonisti che hanno segnato cronache e storia del ‘900 italiano.
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