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Come la pandemia ha cambiato le nostre abitudini

Come la pandemia ha cambiato le nostre abitudini?

Sono trascorsi 50 giorni dall’inizio del lockdown. Il Covid-19 si è abbattutto sulla nostra quotidianità andando a modificare sensibilmente le abitudini di ciascuno di noi.

La “fase 2” vedrà ancora protagoniste molte di queste novità. Alcune delle quali, nella negatività della fase vissuta, comportano comunque interessanti vantaggi, sui quali vale la pena soffermarsi.

L’auspicio di tornare alla normalità è condiviso da tutti. Ma molto di quanto sperimentato durante la “fase 1” sarà parte del nostro vivere anche nel prossimo futuro.

Come la pandemia ha cambiato le nostre abitudini sul lavoro

In questo lungo periodo abbiamo avuto modo di sperimentare nuove modalità di lavoro. E un termine, smart working, è entrato prepotentemente nella nostra dimensione professionale.

Probabilmente per qualcuno non si è trattato di una novità. Ma alla nicchia degli smart worker esperti è andata ad aggiungersi una nuova platea di lavoratori.

L’Osservatorio Smart working della School of Management del Politecnico di Milano stimava in 570mila il numero di smart worker nel 2019. Il numero, di per sé in crescita del 20% rispetto al 2018, in questi primi mesi del 2020 ha subito un incremento sensibile.

Un cambio di approccio lavorativo destinato a durare nel tempo e che, ovviamente, interessa il settore privato così come il pubblico.

«Va preso questo percorso anche finita questa pandemia – ha detto la Ministra Dadone – portandolo a sistema tra il 30 e il 40% dei lavoratori».

Ma lavorare (e studiare) da casa, è possibile a una sola condizione: poter contare su una connessione internet efficiente. Avere una linea Wi-fi veloce, stabile e potente è il prerequisito senza il quale diventa impossibile garantire le proprie prestazioni lavorative.

Anche fare riunioni, o lezioni a distanza, necessita di competenze e accortezze utili ad organizzare una videoconferenza senza lasciare niente al caso.

Così come diventa imprescindibile dotarsi di strumenti in grado di assecondare questa modalità di lavoro flessibile. Dai mouse ergonomici di ultima generazione, alle stampanti senza cartucce (utili a risparmiare e a inquinare di meno), passando per le innovative stampanti 3D.

E visto che anche la comodità è importante, organizzare il proprio spazio lavoro da casa passa anche dal dotarsi di un comodo supporto per pc portatile.

Come la pandemia ha cambiato le nostre abitudini in casa e in famiglia

Non solo regole e buone abitudini, a partire da quella di lavarsi accuratamente le mani più volte nell’arco del giornata. E nemmeno solo ricorso a mascherine, gel igienizzanti e oli essenziali.

La sanificazione degli ambienti, a partire da quelli domestici, è diventata per tutti prioritaria.

La casa, considerata nido sicuro e riparato, subisce anch’essa riflessi importanti dalla pandemia.

Le stanze e gli ambienti chiusi possono infatti avere anche 5 volte più sostanze inquinanti rispetto all’esterno. Questo significa decine di sostanze potenzialmente pericolose che vengono respirate quotidianamente.

Ed è per questo che sono entrati a far parte del nostro quotidiano preziosi strumenti come i pulitori a vapore e i purificatori d’aria. Grazie alla tecnologia domotica, questi sistemi sono ormai gestibili anche da remoto, ad esempio con l’echo dot Alexa.

Questo tipo di tecnologia è venuto in soccorso in epoca di coronavirus, permettendo di coniugare smart working e faccende di casa. È il caso dei robot aspirapolvere con comando vocale, attivabili comodamente da remoto, magari mentre si è impegnati al PC.

Così come è ormai assodata la comodità che il controllo vocale garantisce sul fronte delle smart TV.

Il #restateacasa si è infatti rivelato anche sinonimo di maggior tempo libero. Da trascorrere magari seguendo le serie TV preferite, trasformando la propria sala in un mini cinema. Come? Semplicemente attraverso un proiettore 4k e una soundbar.

Oppure riappropriandosi di sane abitudini, come quella di divertirsi in famiglia. E così sono stati rispolverati vecchi e nuovi giochi da tavolo. Mentre i genitori hanno avuto la possibilità di godere di maggior tempo a disposizione con i propri piccoli.

Si è potuto dedicare del tempo a riscoprire foto significative, archiviate da tempo nel proprio smartphone. E c’è chi, approfittando delle ore libere, ha finalmente potuto rimettere in ordine la libreria o il guardaroba.

Qualcuno ha invece optato per dedicarsi ad arti manuali, come quella di coltivare un vero e proprio orto domestico. Oppure, novello fornaio, si è messo alla prova facendo il pane in casa.

Infine, il lockdown è tornato utile per cimentarsi nella pratica musicale, imparando finalmente a suonare il proprio strumento preferito. Oppure, approfittando delle prime serate tiepide e limpide, per osservare il cielo con un telescopio.

Senza dimenticare che la chiusura delle attività commerciali ha costretto tanti a reinventarsi veri e propri barbieri-fai-da-te, mentre l’impossibilità di uscire ha trasformato balconi e giardini in aree barbecue.

Come la pandemia ha cambiato le nostre abitudini nello sport

La pandemia ha colpito duramente anche l’ambito sportivo.
Campionati fermi. Palestre chiuse. Vietato uscire di casa.

Diciamo che la pandemia è andata molto vicina a rendere pressoché impossibile fare sport.

Ma anche nello sport l’ingegno umano ha saputo reinventare ambienti, in primis quello di casa. Il che si è rivelato determinante per garantire una qualità della vita sana.

Sono numerosi i corsi on-line di allenatori e insegnanti professionisti che, in questo modo, hanno tenuto viva la propria disciplina sportiva di riferimento.

E c’è chi ha saputo inventarsi una vera e propria palestra in casa.

Allenarsi tra le mura domestiche è infatti possibile: basta seguire esercizi mirati e avere a disposizione il giusto kit per tenersi in forma.

Senza strafare, dedicando anche solo mezz’ora (tutti i giorni) ad esercizi a corpo libero o alla corsa sul posto, è possibile tenersi in forma. Così da garantire un equilibrio psicofisico che può rivelarsi decisivo per affrontare con il giusto spirito il lockdown.

Senza dubbio può aiutare avere a disposizione una comoda cyclette pieghevole da casa. Così come può agevolare molto approfondire il metodo Pilates, disciplina che ben si presta ad essere esercitata tra le mura di casa.

Il futuro post-pandemia, che tutti noi ci auguriamo arrivi presto, porterà sicuramente in dote pratiche innovative, facendoci riscoprire allo stesso tempo abitudini di cui si era perso memoria.

 

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